Uncaria
HABITAT: il continente sudamericano, in particolare nelle foreste di Perù, Colombia e Brasile.
PARTE USATA: la corteccia e la radice.
PREPARAZIONI FARMACEUTICHE: estratto secco nebulizzato e titolato in alcaloidi ossindolici totali (min.3%). Il suo dosaggio giornaliero va da 2 a 4 mg/kg, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.
COMPOSIZIONE CHIMICA: è una pianta ricca di alcaloidi del gruppo dell'oxindolo tetra e pentaciclici, in particolare rincofillina, isorincofillina. Nelle radici ritroviamo anche pteropodina e isopteropodina. Recentemente sono stati identificati dei glicosidi dell'acido quinovico. Ritroviamo anche epicatechina, quattro procianidine dimere e triterpeni poliossigenati.
PROPRIETA' TERAPEUTICHE: a questa pianta sono riconosciute proprietà immunomodulanti, anti-infiammatorie e antidolorifiche. L’uncaria potenzia l'attività delle cellule NK e dei linfociti T citotossici, anche se tale effetto richiede, per manifestarsi appieno, tempi da 2 a 3 giorni per le cellule NK e di circa 3 settimane per i linfociti T citotossici. Siccome le cellule NK e i linfociti T citotossici sono responsabili in buona parte del riconoscimento e della distruzione delle cellule infettate da virus o degenerate per processi tumorali, lo stimolo di tali cellule indotto dall'Uncaria tomentosa potrebbe avere importanti applicazioni nelle terapie antivirali e antitumorali. Gli aumenti di tutti questi parametri sono statisticamente significativi rispetto al placebo.
E’ stato fatto uno studio clinico in un gruppo di volontari sani, che ricevevano per bocca una dose di estratto secco titolato di uncaria di 45 mg. per 8 settimane. Nei pazienti trattati con l’estratto rispetto a quelli che ricevevano il placebo vi era un aumento dell’attività dei globuli bianchi, della loro capacità di aggredire virus e batteri e dell’attività delle cellule natural killer (NK) statisticamente significativo. Gli alcaloidi pentaciclici sembrano essere i componenti più importanti del fitocomplesso per il verificarsi dell'azione immunomodulante.
- Uno studio clinico controllato ha valutato l’effetto antidolorifico e anti-infiammatorio di un estratto idroalcoolico di uncaria in pazienti affetti da artrite reumatoide. Sono stati arruolati 40 pazienti trattati con la sulfasalazina o con l’idrossiclorochina (due farmaci usati nella terapia di questa malattia), ai quali veniva aggiunto o no l’estratto di uncaria. La durata dello studio è stata di 1 anno. Alla fine dello studio la riduzione del dolore era nettamente migliore nei pazienti che assieme ai farmaci prendevano anche l’estratto di uncaria. Gli effetti collaterali sono stati molto ridotti e limitati a moderati disturbi gastrointestinali, in due casi accompagnati da diarrea. Lo studio ha dimostrato l’utilità dell’estratto idroalcoolico di uncaria in pazienti con artrite reumatoide in terapia farmacologica.
EFFETTI COLLATERALI: Una dose eccessiva può dare diarrea, che regredisce con la sospensione della terapia.
CONTROINDICAZIONI: E' controindicata la somministrazione in pazienti in cui viene provocata un'immunodepressione iatrogena a scopi terapeutici.
E’ sconsigliabile in gravidanza e durante l'allattamento per probabile azione sulla muscolatura uterina e perchè attualmente non esistono dati sull'azione sul feto. Non somministrare al bambino di età inferiore ai 9-10 anni di età.
INTERAZIONI FARMACOLOGICHE: non note.