Vitamina B12
Rappresenta un gruppo di sostanze contenenti cobalto, che hanno un ruolo importante nel metabolismo delle proteine e degli acidi grassi e nella produzione dei globuli rossi. Catalizza la metilazione dell'omocisteina a metionina e la conversione di metilmalonil CoA a succinil CoA.
Dopo ingestione la vit B12 si lega al fattore intrinseco, una proteina secreta dalle cellule parietali gastriche. Può legarsi anche ad altre proteine, dette fattori R; in tal caso il complesso proteina-vitamina non è assorbibile. Il complesso vit.-fattore intrinseco viene assorbito nell'ileo terminale ad opera di recettori specifici e si lega a tre proteine plasmatiche di trasporto, dette transcobalamine 1,2,3. La 1 e la 3 vengono secrete dai globuli bianchi e legano circa il 90% della vit.B12, ma solo la 2 è in grado di trasportare la cianocobalamina dentro le cellule.
I depositi epatici contengono da 2000 a 5000 microg. di vit., mentre il consumo giornaliero medio è di 3-5 microg., per cui l'organismo possiede una cospicua riserva.
La sua RDA va da 2 a 3 microg sia nel bambino sia nell'adulto. I suoi livelli sierici vanno da 150 a 300 pg/ml. Le diete ad alto contenuto di grassi riducono la produzione del fattore intrinseco necessario per l'assorbimento della vit.B12; ciò disturba il sistema immunitario, fornendogli una quantità insufficiente di vit.B12 per il trasporto dell'acido folico, che in buona parte dipende da essa. La carenza di vit.B12 porta all'anemia perniciosa.
Non è sintetizzata nè dai vegetali nè dall'uomo. Non ha effetti collaterali conosciuti.
Interazioni farmacologiche: fenobarbital, fenitoina e primidone ne riducono i livelli sierici, neomicina, acido aminosalicilico, cloramfenicolo, cicloserina, methotrexate, colchicina e colestiramina ne riducono l'assorbimento.
Le principali fonti naturali sono: fegato, frutti di mare, carni rosse in genere, latte e derivati.