Vitamina B6
E' idrosolubile e termolabile. Partecipa al metabolismo di molti aminoacidi (soprattutto triptofano, metionina e idrossiaminoacidi), alla sintesi e alla degradazione degli acidi grassi, degli steroli, degli ormoni tiroidei e delle porfirine.
Essa catalizza, attraverso il coenzima piridossalfosfato (PLP), l'attività di molti enzimi aminotransferasici e decarbossilasici. Il suo consumo aumenta fino a circa 5 volte se la dieta è molto ricca di grassi. La vit.B6 è usata dall'organismo per la produzione di lecitina, e ciò potrebbe spiegare la sua azione antiaterosclerotica.
La sua RDA va da 1,0 a 1,6 mg/dl nel bambino e da 2,0 a 2,2 mg/dl nell'adulto. La sua carenza può provocare astenia, irritazione buccale, glossite, cheilosi, irritabilità e, nei casi più gravi, neuropatia periferica, anemia e convulsioni. I livelli sierici di piridossalfosfato devono essere superiori a 50 ng/dl. Dosaggi molto elevati possono causare una neuropatia sensoriale.
Interazioni farmacologiche: fenobarbital, fenitoina e primidone ne riducono i livelli sierici, il cloramfenicolo, l'isoniazide, l'idralazina e i contraccettivi orali provocano una sua carenza, i diuretici possono aumentarne l'escrezione urinaria.
Le più importanti fonti naturali sono: germe di grano, cereali integrali, noci, pesce, fegato, soja, carni in genere.
Le principali droghe vegetali contenenti questa vitamina sono: aglio, avena, fico, ginseng, ippocastano, lampone, liquirizia, malva, olio di germe di grano, tarassaco.