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Cascara
Enciclopedia naturale

Cascara sagrada

FAMIGLIA: Apiaceae.

HABITAT: bacino del Mediterraneo, India orientale, Antille, costa orientale dell'Africa, Medio oriente.

PARTE USATA: il succo condensato.

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: estratto secco nebulizzato e titolato in derivati antracenici espressi come cascarosidi min.9% (Farmacopea Italiana X), il cui dosaggio giornaliero va da 2 a 3 mg per kg. di peso corporeo, preferibilmente in un'unica somministrazione serale.

COMPOSIZIONE CHIMICA: contiene dal 15 al 40% di glucosidi idrossiantracenici, in particolare cascarosidi (sono tutti antrachinoni). Contiene inoltre aminoacidi, lipidi, fitosteroli e polisaccaridi.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:
Azione lassativa:
è nota per la sua azione lassativa di tipo stimolante i movimenti dell'intestino. A livello del grosso intestino i principi attivi della Cascara sono attaccati dagli enzimi della flora batterica intestinale, e si formano così gli antrachinoni liberi responsabili dell'azione terapeutica. Ciò spiega il periodo di tempo che passa tra l'assunzione della pianta e il manifestarsi dell'azione lassativa, che può essere anche di 12-16 ore.
Azione prevalente: lassativa.
Altre azioni: immunostimolante e cicatrizzante come gel.
Indicazioni principali: trattamento della stipsi funzionale nell’adulto. Utile anche nelle malattie della pelle di tipo degenerativo-infiammatorio.

EFFETTI COLLATERALI: può provocare diarrea con dolori addominali, e ciò può a sua volta causare un calo del potassio. L'abuso di questa e di altre piante ricche di antrachinoni può causare assuefazione con conseguente minore efficacia farmacologica.

CONTROINDICAZIONI: E’ controindicato in gravidanza, nel bambino al disotto dei 12 anni di età, nell’allattamento, nella diverticolosi intestinale, nelle persone con un grosso intestino molto lungo, in pazienti con occlusione o subocclusione intestinale, in pazienti con emorroidi e/o fistole perianali.
L’estratto secco di questa pianta non dovrebbe essere somministrato continuativamente per un periodo superiore a otto-dieci giorni.

INTERAZIONI COI FARMACI: Può ridurre l’efficacia dei seguenti farmaci: antiaritmici di tipo chinidinico, digitalici, diuretici che provocano perdita di potassio, vincamina e fenoxedil.

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