Cause della flatulenza: da cosa dipende e come affrontarla con i rimedi giusti

La flatulenza è uno dei disturbi gastrointestinali più diffusi e, allo stesso tempo, più imbarazzanti nella popolazione generale. Sebbene sia un processo fisiologico normale dell'organismo umano, quando si manifesta con frequenza eccessiva o viene accompagnato da sintomi fastidiosi come dolore addominale e meteorismo intestinale, può compromettere significativamente la qualità della vita quotidiana.
Cos'è la flatulenza e cosa vuol dire?
La flatulenza, dal termine latino "flatus" che significa soffio, indica l'espulsione di gas intestinali attraverso l'ano. Per comprendere cos'è la flatulenza dal punto di vista fisiologico, è necessario analizzare i processi che portano alla formazione di gas nel tratto gastrointestinale.
Il gas intestinale è costituito principalmente da azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e, in alcuni casi, metano. La produzione di questi gas avviene attraverso diversi meccanismi:
● deglutizione di aria durante l'assunzione di cibo e bevande (aerofagia);
● produzione endogena derivante dalla fermentazione batterica dei residui alimentari non digeriti nel colon;
● rilascio di gas dai processi metabolici delle cellule intestinali.
In condizioni di benessere, l'organismo umano produce quotidianamente tra 500 e 1500 millilitri di gas intestinali, che vengono eliminati attraverso 11-25 episodi di flatulenza giornaliera. Tuttavia, quando la produzione o l'accumulo di gas supera questi parametri fisiologici, si manifesta il disturbo clinicamente significativo.
Il meteorismo intestinale, spesso associato alla flatulenza, rappresenta la sensazione di distensione addominale causata dall'accumulo eccessivo di gas nel tratto gastrointestinale. Questa condizione può provocare dolore, crampi e una sensazione di pienezza che persiste anche dopo l'eliminazione dei gas.
Quali sono le principali cause della flatulenza?
L'eziologia della flatulenza è multifattoriale e coinvolge aspetti anatomici, fisiologici, alimentari e patologici.
Le cause alimentari sono il fattore scatenante più comune. Gli alimenti che causano flatulenza sono:
● cibi ricchi di carboidrati complessi non completamente digeribili, come oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili (FODMAPs);
● legumi come fagioli, lenticchie e ceci contengono oligosaccaridi che, non essendo completamente idrolizzati dagli enzimi intestinali umani, vengono fermentati dalla flora batterica colica con conseguente produzione di gas;
● verdure crucifere come cavoli, broccoli e cavolfiori contengono composti solforati che contribuiscono sia alla produzione di gas che al caratteristico odore sgradevole;
● alcune varietà di frutta, particolarmente mele e pere ricche di fruttosio, possono causare fermentazione eccessiva in soggetti con deficit di trasportatori specifici;
● latticini, soprattutto nei soggetti con intolleranza al lattosio, condizione caratterizzata dalla carenza dell'enzima lattasi. In questi individui, il lattosio non digerito raggiunge il colon dove viene fermentato dai batteri intestinali, producendo gas e provocando sintomi gastrointestinali.
Le cause patologiche, invece, includono diverse condizioni cliniche le più diffuse delle quali sono:
● sindrome dell'intestino irritabile rappresenta una delle cause più comuni di flatulenza cronica, caratterizzata da alterazioni della motilità intestinale e ipersensibilità viscerale;
● malattie infiammatorie intestinali, celiachia, sovracrescita batterica dell'intestino tenue (SIBO) e insufficienza pancreatica possono compromettere i processi digestivi e favorire la fermentazione patologica.
Non devono essere sottovalutati anche alcuni fattori comportamentali come l'aerofagia, causata da masticazione rapida, consumo di bevande gassate, uso di gomme da masticare o protesi dentali mal adattate, contribuiscono all'accumulo di gas deglutito nel tratto gastrointestinale.

Cosa mangiare per ridurre la flatulenza?
Il primo passo per poter ridurre la flatulenza è modificare la propria alimentazione: seguire una dieta per pancia gonfia ben strutturata deve considerare sia la momentanea riduzione degli alimenti problematici sia l'introduzione di cibi che favoriscono una digestione ottimale.
La riduzione degli alimenti ad alto contenuto di FODMAPs costituisce il pilastro fondamentale dell'intervento dietetico: questo approccio, scientificamente validato e denominato dieta low-FODMAP, prevede l'eliminazione temporanea di alimenti fermentabili seguita da una graduale reintroduzione per identificare le soglie di tolleranza individuali.
Gli alimenti raccomandati sono:
● proteine magre come pollo, pesce e uova, che producono minimal fermentazione;
● cereali senza glutine come riso, quinoa e avena possono sostituire efficacemente quelli tradizionali;
● verdure a foglia verde, carote, zucchine e pomodori sono generalmente ben tollerate e forniscono nutrienti essenziali senza favorire la produzione eccessiva di gas.
L'introduzione graduale di probiotici attraverso yogurt naturale o kefir può contribuire al riequilibrio della flora batterica intestinale, riducendo la fermentazione patologica. Tuttavia, è importante procedere con cautela poiché alcuni soggetti possono inizialmente sperimentare un aumento temporaneo dei sintomi.
Per approfondire leggi anche cosa mangiare contro i gas intestinali.
Particolarmente importanti risultano le modalità di consumo dei pasti: porzioni piccole e frequenti, masticazione lenta e accurata, evitare di parlare durante i pasti e consumare bevande a temperatura ambiente contribuiscono significativamente alla riduzione dell'aerofagia e dell'accumulo di gas intestinali.
Quali rimedi naturali aiutano contro la flatulenza?
I rimedi per gas intestinali di origine naturale sono un prezioso alleato, supportato da evidenze scientifiche e tradizioni fitoterapiche consolidate. Questi interventi agiscono attraverso diversi meccanismi: riduzione della fermentazione batterica, miglioramento della motilità intestinale e azione carminativa diretta.
Le erbe aromatiche, ad esempio, sono il gruppo più efficace di rimedi naturali:
● finocchio, utilizzato tradizionalmente per le sue proprietà carminative, contiene anetolo, un composto che favorisce l'eliminazione dei gas intestinali e riduce i crampi addominali. L'assunzione può avvenire sotto forma di tisana, estratto o attraverso la masticazione diretta dei semi dopo i pasti;
● menta piperita, ricca di mentolo, esercita un'azione antispasmodica sulla muscolatura liscia intestinale, facilitando l'eliminazione dei gas e riducendo il dolore associato. Studi clinici hanno dimostrato l'efficacia dell'olio essenziale di menta piperita in capsule gastroresistenti per il trattamento del meteorismo associato alla sindrome dell'intestino irritabile;
● zenzero, oltre alle note proprietà antiemetiche, possiede effetti procinetici che migliorano lo svuotamento gastrico e la motilità intestinale, riducendo la stasi che favorisce la fermentazione. Può essere consumato fresco, sotto forma di tisana o come integratore standardizzato;
● camomilla, grazie ai suoi principi attivi flavonoidi, esercita un'azione antinfiammatoria e spasmolitica che contribuisce al sollievo dei sintomi associati alla flatulenza. La sua azione sedativa generale può inoltre risultare benefica nei casi in cui lo stress contribuisce ai disturbi gastrointestinali.
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Tra gli integratori naturali, il carbone vegetale attivo rappresenta un rimedio consolidato per l'assorbimento dei gas intestinali. La sua struttura porosa intrappola fisicamente i gas, riducendone l'accumulo. Tuttavia, deve essere utilizzato con cautela poiché può interferire con l'assorbimento di farmaci e nutrienti.
Un integratore contro il gonfiore particolarmente efficace è rappresentato dalla combinazione di enzimi digestivi, che compensano eventuali deficit enzimatici e migliorano la digestione dei macronutrienti, riducendo i substrati disponibili per la fermentazione batterica.
Quando è il caso di rivolgersi al medico?
Nonostante la flatulenza sia generalmente un disturbo benigno, esistono circostanze specifiche che richiedono una valutazione medica specialistica per escludere condizioni patologiche sottostanti o complicanze associate.
La consulenza medica diventa indispensabile quando la flatulenza si presenta con caratteristiche di allarme: insorgenza improvvisa e intensità severa, associazione con dolore addominale persistente o crampiforme, presenza di sangue nelle feci, perdita di peso involontaria, febbre persistente o alterazioni significative dell'alvo.
La persistenza dei sintomi nonostante l'adozione di modifiche dietetiche appropriate e l'utilizzo di rimedi naturali per un periodo superiore alle 2-3 settimane giustifica una valutazione gastroenterologica. Il medico potrà prescrivere esami specifici come breath test per l'identificazione di intolleranze alimentari o sovracrescita batterica, esami ematochimici per la ricerca di markers infiammatori o di malassorbimento, e eventualmente procedure endoscopiche se indicato.
L'impatto significativo sulla qualità della vita, con limitazioni delle attività sociali o lavorative, rappresenta un'ulteriore indicazione per la ricerca di supporto medico specialistico. In questi casi, l'approccio terapeutico può richiedere l'integrazione di farmaci specifici con gli interventi dietetici e naturali.
Fonti
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/m/meteorismo